Medicina tradizionale cinese 1


La medicina cinese è sempre più diffusa e viene esercitata da una convinta minoranza di professionisti sia in Europa che in America.

Quello che noi occidentali percepiamo però è solo la parte terminale di un tutto molto complesso.

La medicina cinese è legata ad una filosofia ed a una concezione del mondo al di fuori della quale, essa perde ogni significato, l’Uomo è vissuto come un piccolo universo, è l’immagine del mondo e, di conseguenza, l’equilibrio interno del nostro corpo, quello della vita sulla terra e quello degli astri nel cielo sono regolati dagli stessi meccanismi.

La salute dell’individuo viene valutata dall’equilibrio tra due forze opposte e complementari che si affrontano in tutte le manifestazioni della natura e che circolano nell’organismo secondo linee ben determinate.

Compito del medico è di mantenere l’armonia delle due forze.

“Curare ciò che non è ancora malato è proprio di un medico superiore. Il medico mediocre cura solo ciò che è già malato” scriveva Bian Que nel V secolo a.C., di conseguenza il cinese dell’antichità pagava il medico affinché lo mantenesse in buona salute.

Era addirittura prevista una sanzione nel caso che questo fosse venuto meno al suo compito: il cliente cessava di versargli l’onorario e il medico doveva persino regalargli le medicine!

Per il mantenimento della salute o per il ristabilimento da una condizione disarmonica venivano e vengono tuttora praticati massaggi, diete, balneoterapie, agopuntura affiancata alle erbe medicinali, Qigong che è una serie molto complessa di movimenti respiratori, ed anche arti marziali “interne” quali il Taiji quan.

Molti occidentali hanno idee distorte e viziate sulla medicina cinese, alcuni infatti la considerano una superstizione, frutto di un pensiero primitivo magico: se un paziente viene guarito per mezzo della fitoterapia o dell’agopuntura, o lo si attribuisce al caso o ad un effetto placebo.

Altri, invece, la valutano sotto una luce più favorevole ma ugualmente erronea, delusi dagli effetti e dai risultati della scienza occidentale, la ritengono più “vera” perché antica, spirituale ed olistica.

Tutto questo rischia di trasformarla da un corpo di conoscenza razionali in un sistema religioso fideistico.

Entrambi gli atteggiamenti non portano alla comprensione della stessa perché non è sottovalutandola né ponendola su un piedistallo che si arriva a considerarla un sistema di pensiero operativo, coerente ed indipendente.

Il medico cinese rivolge l’attenzione alla totalità, alla globalità dell’individuo, fisiologico e psicologico.