IL MANIFESTO DI ALICE MILLER 2

  • Perché un bambino abusato non diventi un criminale o un malato mentale, deve trovare almeno una volta nella sua vita, qualcuno che sia consapevole del fatto che non è il bambino, ma il suo ambiente ad essere malato, è in tal misura che la consapevolezza o la mancanza di consapevolezza della societò può contribuire a salvare la vita o aiutare a distruggerla. Questa sarà la responsabilità dei parenti, degli assistenti sociali, dei terapeuti, degli insegnanti, degli psichiatri, dei medici, degli infermieri, per sostenere il bambino e credere in lui;
  • Finora la società ha sostenuto gli adulti e accusato le vittime. E’ stata puntellata nella sua cecità da teorie che, pienamente in linea con le teorie educative dei nostri bisnonni, considerano i bambini come creature furbe, dominati da malvagi istinti, bugiardi, che attaccano i loro genitori e li desiderano sessualmente, la verità è che ogni bambino ha la tendenza a sentire se stesso come colpevole della crudeltà dei propri genitori. Li amerà sempre scaricandoli della loro responsabilità.
  • Solo da pochi anni l’applicazione di nuovi metodi di trattamento terapeutico ha permesso di provare che le esperienze traumatiche dell’infanzia rimosse, sono scritte nel corpo e che inconsapevolmente si ripercuotono sull’intera vita degli individui. Inoltre studi computerizzati sul feto che hanno registrato le sue reazioni nel grembo della madre, hanno rivelato che il bambino sente e apprende fin dall’inizio della sua vita la tenerezza così come la crudeltà;
  • In questa nuova ottica, molti comportamenti assurdi rivelano la logica finora nascosta, dal momento in cui le esperienze traumatiche dell’infanzia non restano più nell’ombra;
  • Quando saremo consapevoli dei traumi dell’infanzia e dei loro effetti, porremo fine alla perpetuazione della violenza di generazione in generazione;
  • I bambini la cui integrità non è stata attentata, che hanno trovato presso i genitori la protezione, il rispetto, la sincerità di cui hanno bisogno, saranno adolescenti e adulti intelligenti, sensibili, comprensivi ed aperti. Ameranno la vita e non sentiranno la necessità di fare male agli altri, né a se stessi, né ancor meno di suicidarsi. Utilizzeranno la loro forza solo per difendersi. Essi saranno naturalmente portati a rispettare e a proteggere i più deboli e di conseguenza i loro figli, perché essi stessi hanno sperimentato il rispetto e la tutela ed è questo ricordo e non quello della crudeltà che sarà inscritto in loro.

In modo chiaro e sintetico tratta una tematica ”forte”, ancora tragicamente attuale sebbene si siano messe in campo energie sempre più efficienti ed efficaci.

I numeri di bambini abusati è enorme, sia in Italia che in Europa ma soprattutto si pensa che numeri ancora più alti siano la realtà

Nel 2013 si enumerano 18.000.000 di bambini abusati sessualmente e di per sé è un numero incredibile ma se ne stimano altrettanto non segnalati. L’88 % degli abusi sono intrafamiliari.

Occorre guardarci dentro, dentro a quel luogo che pensiamo debba essere di protezione, di rifugio, di accudimento  e dentro di noi, dentro ad ognuno di noi.

Per salvarci e per salvare.