Fiaba scritta da Matteo Razzini con cui ha vinto il Premio Andersen 2010 per le Fiabe inedite.

Ne è nato un libro con le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini ed una sceneggiatura con Matteo Razzini attore e Stefano Tincani suonatore di trombone.

Una bella fiaba, una dolce poesia, vera, sentita e, credo, con qualche nota autobiografica.

Narra la storia di un pedalino che non accettava di essere appaiato ma cercava di essere accettato così com’era: unico, spaiato ed in cerca di trovare la propria identità.

Esce dal proprio Paese per perdersi e per ritrovarsi. E’ un perdersi per ritrovarsi ed accettarsi ed essere accettato così come E’: meraviglioso nella propria unicità.

Ho letto sia il libro che visto lo spettacolo teatrale e ne sono rimasta favorevolmente colpita per la morale insita, per i valori intrinseci che sono senza tempo e senza età. Un fiaba è per tutti, grandi e piccini.

Mi ha ricordato la bellezza e la meraviglia dell’essere unici e spaiati e di come sia sano, per me, accettare ed accettarsi per come si E'.

Grazie