Riflessioni su bambini e adolescenti 2

Indubbiamente siamo in un’epoca di trasformazioni, veloci, le più veloci mai vissute finora. Ci sono tanti aspetti culturali che si stanno trasformando, cambiano, rimano ciò che riteniamo utile e funzionale.

Non sono per “Era meglio una volta”, la ritengo una perenne nostalgia di quando si era più giovani e con meno pensieri e preoccupazioni più che un riferimento storico.

Anche gli adulti fanno fatica ad orientarsi, si percepisce smarrimento, cercano punti di riferimento   negli esperti, di qualunque tipo.

I genitori, a volte fragili ed insicuri, si adeguano a modelli prescrittivi, a modelli sociali e performanti.

Talvolta i bambini vengono iperstimolati con l’idea che  debbano accostarsi e presto ad ogni campo del sapere e delle attività sportive.

Talvolta iperprotetti, isolati dal sociale ritenuto pericoloso, tutelati dal reale dell’esistenza, possono manifestare poi una ferocia senza limite in cui spicca l’assenza di senso di colpa e di responsabilità.

Talora ipervalutati nel loro sviluppo sia esso fisico che psichico, si tende ad agire, intervenire per riportare tutto nella norma.

La psicanalisi invece ci insegna che ogni bambino, ragazzo, adulto è unico e speciale in sé.

Ogni bambino incontrerà delle difficoltà nella propria esistenza e le piccole frustrazioni sono gradite nella misura in cui lo aiutano ad attivarsi, a trovare un proprio equilibrio, di volta in volta da raggiungere.

Occorre che negli spazi di vita si faccia spazio alla creatività ed all’inventiva, alla singolarità, all’ascolto, alla restituzione di parola nelle relazioni.

 




 
     

         

 

 

Riflessioni su bambini e adolescenti 2