“Perfetti sconosciuti” è il titolo di un film che ha la regia di Paolo Genovese pluripremiato ai David
di Donatello 2016.
Fiorella Mannoia ne ha cantato la colonna sonora, “Perfetti sconosciuti”.
Sia il film che la canzone mi sono piaciuti molto. Bella la sceneggiatura con colpi a sorpresa e bravi
gli attori che hanno fatto la differenza con film simili.
Il film tratta di una cena tra amici, alcuni sono amici di vecchia data, da quando erano ragazzini.
La cena ruota intorno ai cellulari, Paolo Genovese li definisce la nostra scatola nera. In esso
mettiamo tutto, tutto quello che ci riguarda.
Viene riportata come sottotitolo una frase di Gabriel Garcia Marquez: “ognuno di noi ha tre vite,
una vita privata, una vita pubblica e una vita segreta”.
La nostra vita segreta è anche nel cellulare.
Possiamo pensare, anche scocciati, di perdere portafoglio, carta di identità, patente, gioielli, quella
cosa che mi ha regalato X ma il cellulare NO.
Ci sentiamo vuoti, nudi senza quello, senza i nostri contatti, la nostra rete di contatti, sia di amici
che di conoscenze che di sconosciuti. Perdiamo la nostra connessione al mondo.
Nel film viene a galla la vita segreta dei personaggi grazie ad un gioco proposto dalla padrona di
casa, un gioco apparentemente innocente: per tutta la durata della cena i messaggi, le telefonate che
ognuno di loro potrebbe ricevere, verranno condivisi.
E se ne vedono delle belle… oltre l’apparenza c’è l’autenticità che non riveliamo a nessuno se non
alla nostra scatola nera. Perché? Uno dei protagonisti affermerà che siamo fragili.
Forse sì, forse siamo fragili, forse abbiamo relazioni fragili, forse abbiamo una parte fragile che
coccoliamo e che non mostriamo se non quando pare a noi, se non quando siamo sicuri e ci
sentiamo protetti.
Molto bella la canzone cantata da Fiorella Mannoia:
Perfetti sconosciuti
Dove sei stato, in questi anni
quando tutto crollava intorno
ai nostri sogni e ai nostri affanni
hai mai pensato a quanti inganni
alle ferite in superfice
e a tutte quelle notti insonni
quando i silenzi si mettevano tra noi
e ognuno andava per i fatti suoi
come perfetti sconosciuti
Doveva andare tutto così
anche se adesso ci troviamo qui
sulla stessa strada, dopo una vita già spesa
Io sono stata sempre qui
a innamorami ogni giorno di più
di questa nostra vita
che ci ricorda ancora
che quando si ama non si perde mai
Dove sei stato, in questi giorni
oltre il muro dei segreti
vissuti come tradimenti
hai mai pensato a quanti sbagli
alle parole buttate al vento
e a tutte quelle ancora dentro
in questo quadro dipinto a fatica
dopo un'attesa che dura una vita
ma cosa vuoi farmi credere
Doveva andare tutto così
anche se adesso ci troviamo qui
sulla stessa strada, dopo una vita sospesa
Io sono stata sempre qui
a innamorami ogni giorno di più
di questa nostra vita
che ci ricorda ancora
che quando si ama non si perde mai
no, non si perde mai
Quando i silenzi si mettevano tra noi
e ognuno andava per i fatti suoi
come perfetti sconosciuti