Per te

Questo è un messaggio per te o per chiunque stia male e pensa di non poterci fare nulla. Ho cambiato i nomi e un po’ le vicende personali ma la sostanza è autentica.

 

Ciao Mirella,

qualche settimana fa Monica mi ha riferito che Lucrezia ti ha incontrato, avete parlato ed ora Monica mi dice che stai male, tanto male. Voleva invitarti al bar per farti uscire di casa e tu le hai detto che saresti venuta con lei in macchina ma che non saresti scesa, non te la senti più di andare al bar.

Lucrezia ci è rimasta di sasso. Monica mi racconta tutto ciò sperando che io mi offra di aiutarti o, perlomeno, di aiutarla a capire se stai proprio così male, anche lei soffre di attacchi di panico, sa cosa vuol dire ma ha imparato a conviverci e va avanti, non si è fermata.

Michela ha visto per caso Monica ed anche lei è preoccupata per te, dispiaciuta di non poterti aiutare di più per i mille impegni che ha. Era abituata che TU la aiutavi, le davi una mano, una grande mano secondo il mio parere. Ora non è più così. Sei cambiata.

Sei cambiata da Natale, ti è morta la  gatta. Tu non c’eri, te l’hanno raccontato. Non te lo aspettavi.

Ti ho visto un giorno e mi sono fermata a salutarti, ti ho ascoltato ma sai anche che non potevo parlare liberamente.

 Mi hai confermato che non sei più la stessa, fai fatica a riconoscerti. La morte di Asia, la tua gatta, ti ha fatto crollare. Non ti sentivi in forma comunque, ora ti senti in colpa perché, forse se eri a casa potevi aiutarla ed ora sarebbe ancora viva. Ti hanno raccontato che è successo tutto in cinque minuti, che nessuno avrebbe potuto salvarla… ma ti manca, ti sembra di vederla arrivare o spuntare da un momento all’altro…

Mi dici che ti senti il cuore andare a mille, che ti hanno accompagnato al Pronto Soccorso almeno 10 volte e che ogni volta ti dicono che va tutto bene, che il cuore è a posto. E tu pensi  ” ma come fa ad essere a posto? Me lo sento in gola!”

Visita specialistica dal cardiologo che conferma che il tuo cuore sta benone e ti prescrive alcune gocce per calmarti.

 I figli cominciano a capire che forse hai problemi di ansia e qualche amico propone di prendere un altro animale domestico. Non te la senti ancora si sostituirla, è ancora presto per te.

Ti rivedo casualmente per strada, mi aggiorni, mi descrivi  come la tua vita sia stravolta da Natale.

Proprio tu che ne hai attraversate di mareggiate, genitori morti, tre figli di cui uno nato prematuro. La separazione ed il divorzio da un uomo che ami ancora e che ancora, sotto sotto, stai aspettando che torni.

Il trasloco da un quartiere zeppo di amici ad uno in cui ti senti sola. Ladri in casa, senza un lavoro.

Tutto questo lo hai navigato con energia fino a Natale, fino a quando le preoccupazioni e lo stress hanno cominciato ad avere la meglio.

Ora mi dici che sei dal tuo medico ogni 15 giorni, che esci di casa per andare in farmacia e che domenica eri a pranzo da Michela. Mentre si rideva e si scherzava o, meglio, mentre gli altri commensali  ridevano e scherzavano, ti sei sentita quasi male, temevi di stare male.

 Mi chiedi cosa ne penso. Ti dico quello che sai già, che ti hanno già detto e a cui tu fai fatica a renderti conto: attacchi di panico. Depressione e ipocondria.

Mi osservi in modo strano, non ci credi, pensi che sia l’età ma ne hai solo 45 di anni e non puoi e non devi viverti con un piede nella fossa.

Non vuoi prendere farmaci, assolutamente mai le gocce prescritte dal cardiologo, non credi negli psicologi e non sai come fare se non vivere alla giornata impegnando i tuoi figli ad accudirti, finalmente!

Cerchi rassicurazioni da parte mia, una condivisione della tua sfortunata vita ed un piangere insieme la malasorte.

Rispetto la tua opinione e le tue scelte ma non ci sto. Non troverai in me un’alleata.

La scelta è la tua, non hai più vent’anni, d’accordo ma questo non implica l’azzeramento della capacità di progettare. La tua qualità di vita può migliorare

Forse verrai da me a cercare di capire.

Ti aspetto.