Medicina tradizionale cinese 3


La Teoria dei cinque elementi cerca di rendere conto sia della struttura che dell’origine dell’universo basandosi sul concetto dell’eterno scambio fra Yang e Yin nei Cinque elementi primari, Legno, Acqua, Terra, Fuoco e Metallo.

La teoria dei Cinque elementi è un tentativo di ripartizione dei fenomeni rispetto ai Cinque processi o Elementi, Legno, Acqua, Terra, Fuoco e Metallo.

E’ considerata fondamentale per la medicina cinese ed a volte la si identifica con essa.

Anche in Occidente tale sistema è alla base di numerose pratiche orientali quali lo shiatsu, la macrobiotica ed anche la riflessologia plantare, almeno per alcuni praticanti.

Purtroppo, a mio avviso, tale influenza non ha alcun senso se non quello di voler uscire da una dinamica terapeutica meccanicistica e di voler avere un tocco orientale che fa sempre effetto.

Personalmente ritengo tale diffusione dovuta ad una maggiore accessibilità alle dinamiche insite in tale teoria, in quanto sembra possibile ricondurla ai nostri schemi di causa-effetto.

Ad esempio: se ho male allo stomaco è perché il mio fegato è ingrossato per cui devo stare attenta a quello che mangio.

In tal modo si perde completamente l’essenza dell’uomo come totalità che viene ridotto anch’esso ad uno schema prefissato in cui apparentemente si ricerca l’intreccio delle relazioni mentre in realtà si adatta la Teoria dei Cinque elementi al nostro pensiero.

Per i Cinesi la salute è data dall’armonizzazione di tutte queste attività, uno stato teorico di equilibrio.

Una più ampia nozione culturale contiene senso di benessere e di armonia con la famiglia, la società, il Sé interiore ed il Dao.

Ho tralasciato volutamente alcuni concetti base della Medicina Cinese, quali il Qi, il Sangue, il Jing, lo Shen, i Fluidi, i Meridiani, la moxibustione, l’agopuntura e la fitoterapia per non addentrarmi nello specifico clinico.

Voglio invece soffermarmi su alcuni concetti che ritengo tuttora validi ed efficaci nell’affrontare la malattia o, per meglio dire, la disarmonia.

La disarmonia nasce, per i Cinesi, da tre categorie di fattori che possono far precipitare la malattia: l’ambiente, le emozioni e lo stile di vita.

Occorre prendere in considerazione il contesto, i segni ed i sintomi che interagiscono e individuare un quadro da ricondurre all’armonia. Perfino il morso di un serpente o una bruciatura non sono valutati separatamente dal resto della persona.

Una causa distinta e separabile non esiste. La ricerca della relazione fra i singoli fattori è fondamentale.

Una persona viene curata per la configurazione che presenta.

In ultima analisi, l’idea di causalità è un mezzo per individuare e qualificare le relazioni importanti fra ambiente, carattere emozionale, stile di vita, salute e malattia.