L’inseparabilità del tutto


Corpo e mente sono inseparabili, legati fra loro.

Da duemilacinquecento anni il Buddismo afferma che gli aspetti fisici e spirituali hanno un’origine comune, sono due manifestazioni della stessa entità.

E’ la vita stessa: l’energia vitale che scorre dentro e alimenta le funzioni fisiche e spirituali.

Anche la scienza moderna conferma questa inseparabilità. Uno stress psicologico può dare origine ad una malattia fisica.

Un malessere corporale può avere effetti sull’umore, sui pensieri.

Il sistema nervoso e il sistema immunitario sono come due parti di un tutto, che comunicano continuamente fra loro.

La concezione tradizionale separava il sistema nervoso (cioè il cervello e le cellule nervose, che costituiscono la sede della memoria, del pensiero, delle emozioni) dal sistema endocrino (ghiandole e ormoni che regolano l’organismo e integrano le varie funzioni corporali) e dal sistema immunitario ( il sistema di difesa del corpo, che attraverso il midollo osseo e altre cellule controlla e ripara i tessuti).

Si è scoperto che alcune molecole (genericamente chiamate “peptidi”, che comprendono neurotrasmettitori, ormoni, endorfine, ecc.) funzionano come “messaggeri” che collegano i tre sistemi, integrando le attività mentali, emozionali e biologiche.

I peptidi non vengono prodotti solo nel cervello, ma anche in altre parti del corpo: sono la manifestazione biochimica delle emozioni, che “trasportano” ovunque ci sia un recettore per accoglierle.

Questo gruppo di molecole pare sia responsabile delle “tonalità” emotive, che a loro volta si diffondono e influenzano sia il corpo che la mente. Come dire che tutti i pensieri, le percezioni e i meccanismi biologici del corpo sono modulati dalle emozioni.

In fondo anche i proverbi della saggezza popolare dicevano che “ridere fa buon sangue”!

Bibliografia:

Giuseppe Cloza , Felicità in questo mondo, Istituto buddista italiano, Firenze, 2001

L’inseparabilità del tutto

Corpo e mente sono inseparabili, legati fra loro.

Da duemilacinquecento anni il Buddismo afferma che gli aspetti fisici e spirituali hanno un’origine comune, sono due manifestazioni della stessa entità.

E’ la vita stessa: l’energia vitale che scorre dentro e alimenta le funzioni fisiche e spirituali.

Anche la scienza moderna conferma questa inseparabilità. Uno stress psicologico può dare origine ad una malattia fisica.

Un malessere corporale può avere effetti sull’umore, sui pensieri.

Il sistema nervoso e il sistema immunitario sono come due parti di un tutto, che comunicano continuamente fra loro.

La concezione tradizionale separava il sistema nervoso (cioè il cervello e le cellule nervose, che costituiscono la sede della memoria, del pensiero, delle emozioni) dal sistema endocrino (ghiandole e ormoni che regolano l’organismo e integrano le varie funzioni corporali) e dal sistema immunitario ( il sistema di difesa del corpo, che attraverso il midollo osseo e altre cellule controlla e ripara i tessuti).

Si è scoperto che alcune molecole (genericamente chiamate “peptidi”, che comprendono neurotrasmettitori, ormoni, endorfine, ecc.) funzionano come “messaggeri” che collegano i tre sistemi, integrando le attività mentali, emozionali e biologiche.

I peptidi non vengono prodotti solo nel cervello, ma anche in altre parti del corpo: sono la manifestazione biochimica delle emozioni, che “trasportano” ovunque ci sia un recettore per accoglierle.

Questo gruppo di molecole pare sia responsabile delle “tonalità” emotive, che a loro volta si diffondono e influenzano sia il corpo che la mente. Come dire che tutti i pensieri, le percezioni e i meccanismi biologici del corpo sono modulati dalle emozioni.

In fondo anche i proverbi della saggezza popolare dicevano che “ridere fa buon sangue”!


Bibliografia:

Giuseppe Cloza , Felicità in questo mondo, Istituto buddista italiano, Firenze, 2001